Ecco i dati del bollettino aggiornato alla giornata di oggi: ci sono 3651 nuovi contagi (totale 70065), 889 nuovi deceduti e 1434 nuovi guariti (totale 12384). Ci sono 7 nuovi pazienti trasferiti dalla Lombardia ad altre regioni. I volontari hanno superato le 11000 unità e questo numero cresce di giorno in giorno.

Come è possibile dedurre, la curva epidemiologica continua a scendere. Oggi si registrano circa 800 contagi in meno, il che è sicuramente un dato che infonde speranza. Anche il numero dei guariti è il più grande dall’inizio dell’epidemia. Purtroppo il numero di deceduti rimane alto.

Borrelli sta meglio ed è stato lui a tenere la conferenza di oggi. Egli afferma che, qualora non fossero state adottate le misure drastiche, oggi avremmo numeri ben diversi e maggiori. La situazione a livello sanitario sarebbe stata insostenibile. Borrelli ricorda come le misure che l’Italia ha preso stanno venendo adottate da tutti i Paesi del mondo.

Fa discutere il discorso di Mario Draghi, ex presidente della BCE, pronunciato qualche giorno fa. Draghi afferma che bisogna agire subito senza preoccuparsi del debito pubblico. Anzi, è necessario ricorrere al debito pubblico per attutire la futura e sicura crisi economica: è necessario  mobilitare tutte le risorse disponibili per proteggere imprese e lavoratori, incluso il settore finanziario. Insomma, una profonda recessione economica sarà inevitabile, ma intervenire subito (anche aumentando il debito) salvaguarderà la capacità produttiva (e quindi quella fiscale) del nostro Paese. Anche le banche devono fare la loro parte, prestando denaro a costo zero alle imprese per sostenerle.

Girano anche indiscrezioni su possibili giochi di palazzo. Il Parlamento si spacca a proposito di un esecutivo ad unità nazionale guidato da Mario Draghi. A favore, al momento, solo la Lega. Pd, M5s, FdI e LeU sono contrari, per quanto sostengano l’aumento del debito pubblico. FI e IV non si opporrebbero qualora dovesse succedere. Nel mentre, nascono petizioni online per affiancare Draghi a sostegno del governo Conte.