La notte di oggi (6 luglio 2020) ha visto, purtroppo, la scomparsa di Ennio Morricone, genio musicale ed autore di alcune delle più belle colonne sonore di film italiani ed internazionali che hanno segnato la storia del cinema, tra cui “Per un pugno di dollari” e “Nuovo cinema paradiso”, per citarne alcuni. La sua scomparsa è stata causata da una brutta caduta che, complice l’età di 91 anni del compositore,  era all’origine di una rottura del femore.
Il mondo e l’arte della musica devono moltissimo a questo umile, ma grandissimo artista. La sua carriera è coronata di successi e riconoscimenti, ma andiamo con ordine.

Ennio Morricone nasce il 10 novembre 1928 a Roma e si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia in tromba, composizione, direzione di banda, strumentazione e musica corale. Il suo esordio nel mondo della musica nel cinema risale al 1961, quando debuttò nel film “Il federale” di Luciano Salce. Nello stesso periodo, Morricone andava affermandosi come arrangiatore per il panorama musicale italiano dell’epoca (celebre il suo arrangiamento in “Se telefonando” di Mina e nei pezzi di Gianni Morandi).
Tuttavia, Morricone è ben più conosciuto per la sua collaborazione nei film di Sergio Leone e Clint Eastwood, scrivendo colonne sonore western che sono rimaste nella storia della Settima Arte. Inoltre, Morricone apporta il suo contributo a registi di grande fama come Hitchcock e Fellini, anche se la lista potrebbe continuare.
Morricone corona la sua carriera nel 2016, quando collabora con Quentin Tarantino nel film “The eightful eight” con una colonna sonora che gli procura la vincita del Golden Globe e l’Oscar. Tarantino stesso definisce Morricone come “migliore di Mozart e Beethoven”. La raggiunta “maturità artistica” poggia le sue basi su una grande carriera, caratterizzata da 3 Grammy Awards, 4 Golden Globes, 10 David di Donatello, 6 BAFTA, un Leone d’Oro, 11 Nastri d’Argento, 2 European Film Awards e un Polar Music Prize. Infine, vanta una vendita di 70 milioni di dischi.

Ci sarebbe tanto ancora da dire su questo grande uomo, ma preferiamo fermarmi qui, porgendo i nostri omaggi ad un’artista che ha saputo valorizzare il nostro Paese nel mondo e che ha saputo, soprattutto, conciliare musica pop ed originalità senza mai eccedere da una parte piuttosto che da un’altra.