Alle 21,45 circa, il Premier Conte in una diretta televisiva ha annunciato che tutte le attività non necessarie saranno chiuse per contenere il più possibile il contagio. Conte ha elogiato tutti gli operatori sanitari ha elogiato i cittadini che stanno, con il loro impegno, cercando di marginare il contagio, ma adesso è il momento di fare un passo in più. Rimangono attivi i trasporti, rimane la possibilità di lavorare nelle aziende dove è possibile rispettare le regole stabilite dal ministero per limitare le possibilità di contagio.
L’Italia è un esempio per li paesi Europei.
Il bollettino di oggi apre con una notizia dalla considerevole portata: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia per quanto riguarda la diffusione del coronavirus, ormai su scala mondiale. La conferenza stampa della Protezione Civile ci fornisce dei dati aggiornati rispetto a ieri: i contagi accertati sono 10590, circa 2000 in più rispetto ad ieri, mentre i morti passano da 631 ad 827, cioè 196 in più e per la maggior parte anziani già debilitati da patologie pregresse. I guariti, invece, sono ad oggi 1045, pochi di più rispetto a ieri (1004). In totale, 12462 casi.
I bambini infetti sono 43, un dato relativamente rassicurante in quanto i più piccoli dimostrano di sapersi adattare bene al nuovo virus. In terapia intensiva, invece, ci sono attualmente 1028 persone, 151 in più rispetto a ieri. Sono in arrivo nuove mascherine ed apparecchi per la terapia intensiva.
In conferenza stampa sono state poste varie domande, tra le quali una verte sul tasso di mortalità, che sembra essere maggiore in Italia rispetto che in Cina, ipotizzando una possibile mutazione del DNA del virus. Il professor Rezza, presente alla conferenza, afferma che dagli studi effettuati dall’Istituto Superiore della Sanità sul paziente cinese isolato allo Spallanzani di Roma emerge che, dopo aver sequenziato accuratamante il DNA cinese e quello italiano del virus, le variazioni tra i due corredi genetici sono minime e non influiscono sul tasso di mortalità.
Infine, Rezza auspica una maggiore reazione al contagio da parte dell’UE.